23.6.14

Non riesco più a contarle, le cicatrici che ho.

Io sono una che ci crede. Anche quando cado e mi sveglio in un lago di sangue, dall'ambulanza telefono per avvisare "ho avuto un contrattempo, non so se stasera riuscirò a venire". Anche quando spero che prima o poi mi darai quella possibilità, che un giorno mi dirai "sì, facciamolo, buttiamoci addosso e vediamo cosa succede", poi succede che tu hai sempre altre urgenze, altre persone, io invece - questa volta - avevo già la valigia pronta.

Facciamo che per un po' smetto di crederci. Per un po' vado via e non ci credo più.

Etichette: ,

6 Commenti:

Blogger Unknown ha detto...

Ci si trova a descrivere i propri stati d’animo su una pagina pubblica di un blog, aperta a milioni di persone, mentre chi vorremmo leggesse quelle righe è solo uno, è solo una, tra quella moltitudine.

Ci vuole coraggio, coraggio e incoscienza; non se ne calcolano mai troppo bene le conseguenze, le reazioni, gli impercettibili movimenti, gli smottamenti che ne derivano, un sorriso appena accennato, uno scuotere la testa…
Come giocarsi tutto in un’unica mano, senza bluffare, contando solo sulla sufficienza di quelle ultime cinque carte (guai a cambiarne anche una sola) se non per vincere, almeno per dimostrare quanto si tenga alla posta in palio.

Un’occhiata alle statistiche per trovare un indizio, un segnale che sveli se tra chi ha letto c’è chi doveva ascoltare.
E se c’è, capire se ha solo ascoltato o anche sentito.
E se ha sentito che effetto gli ha fatto quel rosario sgranato di parole.
Sgranato come l’ultima foto, di spalle, rimasta nella partitura dell’hard disk.

Scusami se mi sono permesso.

23/6/14 10:25 PM  
Blogger inattesa ha detto...

Io scrivo quando ho voglia di collegare pensieri diversi ad un filo che in quel momento mi sembra di vedere, accettando il fatto che qualcuno che non conosco possa leggere, interpretare, commentare. O anche no. Ma mi fa sempre piacere se qualcuno ha voglia di fermarsi un attimo a scrivere i suoi pensieri, e ti ringrazio per averlo fatto.

Però, se devo dire qualcosa a qualcuno, non la scrivo qui sperando che la legga, ma la scrivo o la dico al diretto interessato con parole più dirette e più intime.
L'ho fatto anche questa volta.

24/6/14 9:59 AM  
Blogger Baol ha detto...

Io ho una cicatrice, piccola, dentro al cuore, vera eh, che fa girare il sangue in modo strano, gli fa fare un giro particolare che fa partire un battito in sovrannumero, tanti battiti in sovrannumero. Fortunatamente il cuore, quando deve, fa il suo dovere e quindi nulla di che ma, alla fine, la cicatrice c'è e come tutte le cicatrici, mi racconta delle cose, rappresenta altre cose.

Lascio qui un'abbraccio per quando serve.

26/6/14 1:04 PM  
Blogger inattesa ha detto...

Io ne ho una nuova, vera eh, della quale avrei fatto volentieri a meno, quindi prendo l'abbraccio e ci faccio un giro ;)

4/7/14 10:30 AM  
Blogger Baol ha detto...

Tutti gli abbracci che vuoi.

4/7/14 4:16 PM  
Blogger inattesa ha detto...

Grazie, li ho presi e li ho messi nel cassetto degli abbracci di riserva :)

14/7/14 11:30 AM  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page