10.9.12

sbagliare è anche cercare di essere diversi

c'ero anch'io quel giorno che tutto è cominciato con un "mi scusi..."
in realtà l'avevo appena salutata dopo un brunch domenicale di inizio dicembre, probabilmente stavo tornando a casa a piedi perché era il giorno del blocco del traffico, probabilmente felice, certamente inconsapevole di quello che stava per succedere.
lei come al solito non aveva voglia di andare a casa, camminava verso la stazione lentamente e con lo sguardo perso altrove, poi ha sentito una voce dire "mi scusi..." e invece di tirar dritto senza guardare lei ha guardato.

la sposa era bellissima e, se dovessi mai sposarmi una terza volta, chiederei a lei di organizzare il matrimonio perché è così che lo vorrei. piccolo, elegante, curato ma spontaneo.
la sposa era felice, di una felicità di chi sa vivere il presente e non vuole scommettere sul futuro.

tornando a casa abbiamo sbagliato strada e forse è così che dovremmo scegliere di vivere, sbagliando qualche strada ogni tanto. perché sbagliare ci mette alla prova, ci fa riflettere, ci fa conoscere qualcosa di nuovo, ci permette di essere diversi e di capire se quel diverso è meglio dell'uguale di sempre.

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